Filosofia del Diritto - Piero Vernaglione
Piero VernaglioneIl giurista positivo invece si accontenta di avere un punto di partenza che non discute, costituito dalle proposizioni normative emananti dal potere politico.
Secondo alcune catalogazioni la teoria del diritto va distinta dalla filosofia del diritto, secondo altre ne fa parte. La teoria del diritto riflette sui concetti giuridici; quindi presuppone un ordinamento giuridico, ed elabora strumenti concettuali dalla sua struttura. In sostanza, la teoria del diritto è infrasistemica, ha un perimetro più limitato, analizza le strutture formali degli ordinamenti giuridici indipendentemente dai valori che li informano e dai loro concreti e variabili contenuti. Si occupa dunque di concetti e problemi quali la norma giuridica, la consuetudine, l’obbligo, la generalità, l’astrattezza, la sanzione, la nomodinamica, l’interpretazione, l’applicazione, la lacuna, l’antinomia, i piani dell’ordinamento giuridico, l’effettività, il collegamento fra le norme, la legittimità e razionalità del controllo di costituzionalità. La teoria generale del diritto quale disciplina autonoma e sistematica sorge nell’ultimo trentennio dell’Ottocento (A. Merkel, A. Thon) e si sviluppa pienamente nel XX secolo. Nell’ultimo capitolo è illustrata una sintesi dei temi inerenti alla teoria del diritto.